Devi amare per poter suonare.

Louis Armstrong


Girotondomondo

Questa filastrocca raccolta nel veronese si basa sulle otto figure armoniche utilizzate anche nel celebre canone di Pachelbel.

 

 

Do           Sol        Lam      Mim

Girotondomondo, mondo rotondo,

Fa             Do      Fa            Sol

Mondo circolare quasi tutto mare.

Do           Sol        Lam      Mim

Girotondomondo, mondo rotondo,

 Fa             Do      Fa           Sol

Mondo circolare quasi tutto mare.

 

Sopra le montagne nuvole bianche,

Lungo le campagne pecorelle stanche.

Sopra le montagne nuvole bianche,

Lungo le campagne pecorelle stanche.

 

La la la…

 

Stanche di sostare in riva al mare,

Sulla terra ferma senza attraversare,

Sulla terra ferma irregolare

Dove un girotondo non lo si può fare.

 

La la la…

 

Girotondomondo, mondo rotondo,

Chi sa camminare sopra a questo mare?

Chi sa camminare senza affondare

Lo farà rotondo il girotondomondo.

 

La la la…

Am stram gram

Questo brano raccoglie un insieme di conte e ne utilizza una in particolare (Am stram gram…) come ritornello. La conta ha origini molto antiche e le parole che la compongono sono spesso prive di senso come ben si osserva in questo caso. Alcuni vocaboli qui contenuti derivano sicuramente dal latino (et, pès, cuculus), altri sono di provenienza dialettale.

 

Rit.:

Lam                 Mim

Am stram gram, am stram gram,

Lam          

Pic et pic et colegram,

Mim

Bourre et buorre et rata-tam,

Lam                 Mim

Am stram gram, am stram gram.

 

Am tam boto ‘me, am tam boto ‘me,

Flim flam scorpo smé,

A restare compostare,

Flim flam a ca tò,

Flim flam a ca tò.

 

Rit.: …

 

Pire pire botte,

Pire pire botte,

Scàrreca valluotte,

Pire, pire, pire,

Scàrreca varrile,

Scàrreca varrile.

 

Rit.: …

 

An dam ca ra tam,

An dam ca ra tam,

Ci cu alla mu,

Elle, belle,

Tripi selle tram!

Tripi selle tram!

 

Rit.: …

 

An tan tes,

An tan tes,

Fili mani pes,

Fili mani cuculus,

An tam tus,

An tam tus.

 

Rit.: …

 

Ai bai ti mi stai,

Ai bai ti mi stai,

Tie mie compagnie,

San Miriaco tico taco,

Ai bai e buff,

Ai bai e buff.

 

Rit.: …

 

An ban dut a mi,

An ban dut a mi,

Fin fan dut a ti,

Are bare cun pastore,

Sic sac ca du ce!

Sic sac ca di ce!

 

Rit.: …

La settimana

Questa divertente filastrocca della settimana, che solitamente è recitata senza una precisa intonazione, viene qui proposta per imparare a intonare due note: sol e mi.

 

 

     Do         Do/Si       Lam       Lam/Sol Fa           Fa/Mi     RemSol7

Era lu… lu… lu…, era dì… dì… dì…, era lu…, era dì…, era lunedì.

     Do                Do/Si       Lam       Lam/Sol   Fa           Fa/Mi      Rem Do

Era ma… ma… ma…, era dì… dì… dì…, era ma…, era dì…, era martedì.

Era me… me… me…, era dì… dì… dì…, era me…, era dì…, era mercoledì.

Era gio… gio… gio…, era dì… dì… dì…, era gio…, era dì…, era giovedì.

Era ve… ve… ve…, era dì… dì… dì…, era ve…, era dì…, era venerdì.

Era sa… sa… sa…, era to… to… to…, era sa…, era to…, era sabato.

Era do… do… do…, era ca… ca… ca…, era do…, era ca…, era domenica.

Era fi… fi… fi…, era na… na… na…, era fi…, era na…, era fine settimana!

Tutù tutù cavalo

Per insegnare al bambino l’acquisizione della scansione temporale cioè la distinzione di ciò che viene prima da ciò che viene dopo, venivano anticamente utilizzati una serie di canti di cui fa parte anche questa filastrocca.

 

 

Lam           Lam/Sol

Tutù tutù cavalo,

      Fa            Mi7

Del vecio molinaro,

      Lam           Lam/Sol

L'ha somenà la biava,

Fa                    Mi7

Le grole le magnava.

L'ha somenà el fromento,

Le grole ghe nà drento.

Popà popà popàa,

Comprame on s-ciopetin,

Che vaga in Francia,

A copare l'uselin,

Che tuta note al canta,

Non posso mai dormir.

Canta el galo,

Canta la galina,

Maria Giusepina,

La va a la finestra,

Con tre corone in testa.

Bomba ribomba,

La barca la se fonda,

Le vece le se nega,

Chele brute le rampega,

Le tasta la salata,

Le dise che l'è mata,

Le tasta el carbon,

Le dise che l'è bon,

Bon bon bon…

Uno per uno

Questa filastrocca educativa di antica tradizione orale insegnava ai bambini le tabelline sotto forma di gioco.

 

 

Do       Sol7                          Do   Do

Uno per uno: non dorme nessuno, uno.

Uno per due: nemmeno il bue, due.

Uno per tre: sta sveglio anche il re, tre.

Uno per quattro: vicino al suo gatto, quattro.

Uno per cinque: è desto il principe, cinque.

Uno per sei: gli occhietti miei, sei.

Uno per sette: contan le caprette, sette.

Uno per otto: mi mangio un biscotto, otto.

Uno per nove: nessuno più si muove, nove. 

Uno per dieci: si mangiano i ceci, dieci.

Mastro Ciliegia

Sorta di canto cumulativo, Mastro Ciliegia racconta per mezzo del canto della tradizione orale l’esistenza di antichi e perduti mestieri.

 

Fa                                 Do7                      Fa        

Mastro Ciliegia chiamava i suoi scolari:

       Fa                           Do7                    Fa        

“Bambini al mercato facciam facciam così!”.

    Fa                                           Do7                Fa        

Le lavandaie a spasso a cantà la lilla llera,

   Fa                                         Do7                Fa        

Le lavandaie a spasso a cantà la lille llà.

 

Mastro Ciliegia chiamava i suoi scolari:

“Bambini al mercato facciam facciam così!”.

Le stiratrici a spasso a cantà la lilla llera,         

Le stiratrici a spasso a cantà la lille llà.

 

Mastro Ciliegia chiamava i suoi scolari:

“Bambini al mercato facciam facciam così!”.

I calzolai a spasso a cantà la lilla llera,         

I calzolai a spasso a cantà la lille llà.

Pio pio pio

Come la filastrocca La settimana, questo brano fa apprendere ai bambini in modo divertente e delicato il nome dei giorni della settimana e la loro esatta sequenza.

 

 

Do      Lam

Lunedì…

Rem          Sol7

Chiusin chiusino.

Do      Lam

Martedì…

Rem   Sol7

Bucò l'ovino.

Do          Lam

Fuoriuscì…

Rem   Sol7

Mercoledì.

Do     

Pio pio pio,

Lam

Pio pio pio…

Rem Sol7 Do

Fé giovedì.

Do                    Lam    Rem   Sol7

Venerdì… fé un volettino.

Do                Lam           Rem   Sol7

Beccò sabato un granino.

Do           Lam          Rem   Sol7

La domenica mattina…

Do                Lam           Fa Do

Già cresceva la crestina, pio!

Tun tun tun

Questo canto dell’infanzia è stato raccolto nella provincia di Verona da una maestra che ha registrato e catalogato numerose filastrocche educative e per il gioco.

 

 

             Do      Sol7   Do

Tun tun tun, gattino mio,

       Do         Sol7   Do

La ciccina la mangio io,

           Do        Sol7   Do

Gli ossettini li dono a te.

               Do       Sol7   Do

Uno due tre. Uno due tre.

           Sol7           Do

A star fuori tocca a te.

 

Tun tun tun, coniglietto mio,

La carotina la mangio io,

L’insalatina la dono a te.

Uno due tre. Uno due tre.

A star fuori tocca a te.

 

Tun tun tun, topolino mio,

Il formaggino lo mangio io,

La crosticina la dono a te.

Uno due tre. Uno due tre.

A star fuori tocca a te.

 

Il mulino

Questa famosa filastrocca insegnava ai bambini la pronuncia corretta dei suoni consonantici gr e cr. Ancora adesso gli insegnanti della scuola d’infanzia e della scuola primaria la propongono come scioglilingua.

 

Do

Canta il mulino l'eterna canzone:

“Gran grano grano, grano grano gran”.

Crusca, farina, frumento, granone:

“Gran grano grano, grano grano gran”.

Gli animali cantano

Questa piccola filastrocca dedicata agli animali fa parte del vasto repertorio tradizionale italiano ispirato alla fattoria.

 

Do Fa    Sol Fa   Do  Fa   Sol     Fa

E  -  o,    e  -  o,   e  -  oè,    e  -  oè,

 

Do Fa    Sol Fa   Do  Fa   Sol     Fa

E  -  o,    e  -  o,   e  -  oè,    e  -  oè.

 

Do      Fa  Sol       Fa

Gli animali san cantar,

Do      Fa      Sol        Fa

Anche noi vogliam provar.

Do      Fa  Sol       Fa

Gli animali san cantar,

Do      Fa      Sol        Fa

Anche noi vogliam provar.

 

Sol

Il pulcino fa: “Pio pio”.

Do

Il gattino fa: “Miao miao”.

Sol

Ed il cane fa: “Bau bau”.

Do

L'uccellino fa: “Cip cip”.

 

E-o, e-o, e-oè,

E-o, e-o, e-oè,

E-o, e-o, e-oè,

E-o, e-o, e-oè.

 

Gli animali san cantar,

Anche noi vogliam provar.

Gli animali san cantar,

Anche noi vogliam provar.

 

Il cavallo fa: “Hip hip”.

L’asinello fa: “Hi hoo”.

L’ape ronza intorno ai fior.

La capretta fa: “Bee bee”.

 

Questa mattina

Questo canto popolare italiano a tempo di mazurka è dedicato ai bambini che si divertono a fare i pescatori. Più spesso veniva usato dai nonni per insegnare ai loro nipotini a giocare con le vocali e con le consonanti.

 

 

       Fa                                Do7                       Fa

Questa mattina all'alba con l'amo e con la rete,

      Fa                           Do7            Fa

Voi pesci, lo saprete, su fatevi pescar!

   Fa                                     Do7                  Fa

Io sono il pescatore con l'amo e con la rete.

   Fa                                   Do7            Fa

O pesci dove siete? O pesci dove siete?

  Fa                                   Do7           Fa

I pesci sono al mare veniteli a pescare,

  Fa                                   Do7           Fa

I pesci sono al mare veniteli a pescar.

 

La pecora nel bosco

Questo spiritoso e divertente canto tradizionale veneto è conosciuto in varie versioni. Quella qui proposta è stata raccolta dal celebre Dino Coltro.

 

    Do

La pecora nel bosco, bum!

    Do

La pecora nel bosco, bum!

                      Rem    Sol7          Do

La pecora nel bosco, larin larin lallera,

    Lam           Rem    Sol7          Do

La pecora nel bosco, larin larin lellà.

 

Vogliam vedere il bosco, bum!

Vogliam vedere il bosco, bum!

Vogliam vedere il bosco, larin larin lallera,

Vogliam vedere il bosco, larin larin lellà.

 

Il fuoco l’ha bruciato, bum!

Il fuoco l’ha bruciato, bum!

Il fuoco l’ha bruciato, larin larin lallera,

Il fuoco l’ha bruciato, larin larin lellà.

 

Vogliam vedere il fuoco, bum!

Vogliam vedere il fuoco, bum!

Vogliam vedere il fuoco, larin larin lallera,

Vogliam vedere il fuoco, larin larin lellà.

 

L’acqua lo ha spento, bum!

L’acqua lo ha spento, bum!

L’acqua lo ha spento, larin larin lallera,

L’acqua lo ha spento, larin larin lellà.

 

Vogliam vedere l’acqua, bum!

Vogliam vedere l’acqua, bum!

Vogliam vedere l’acqua, larin larin lallera,

Vogliam vedere l’acqua, larin larin lellà.

 

Il bue l’ha bevuta, bum!

Il bue l’ha bevuta, bum!

Il bue l’ha bevuta, larin larin lallera,

Il bue l’ha bevuta, larin larin lellà.

 

Vogliam vedere il bue, bum!

Vogliam vedere il bue, bum!

Vogliam vedere il bue, larin larin lallera,

Vogliam vedere il bue, larin larin lellà.

 

L’uomo lo ha ucciso, bum!

L’uomo lo ha ucciso, bum!

L’uomo lo ha ucciso, larin larin lallera,

L’uomo lo ha ucciso, larin larin lellà.

 

Vogliam vedere l’uomo, bum!

Vogliam vedere l’uomo, bum!

Vogliam vedere l’uomo, larin larin lallera,

Vogliam vedere l’uomo, larin larin lellà.

Il gioco dell’aglietto

Questa simpatica canzoncina popolare a tempo di mazurka era danzata dai bambini che si divertivano a giocare agli adulti.

 

                   Fa              Do7                                      Fa                          

Questo è il gioco dell'aglietto, questo è il gioco della rosa,

         Fa                   Do7                                     Fa                 

Entri pure signora sposa, non si faccia vergognar.

         Fa                Do7                            Fa        

Puoi rifarlo il giro giro, puoi rifarlo il giro giro,

             Fa                   Do7                                     Fa        

Quanto basta il capitano, dai la mano, dai la mano.

             Fa                      Do7                                       Fa

Quanto basta il colonnello, dai la mano, dai l'anello.

            Fa                    Do7                                   Fa

Quanto basta il muratore, fai l'amore, fai l'amore.

                 

Questo è il gioco dell'aglietto, questo è il gioco della rosa,                  

Entri pure signora sposa, non si faccia vergognar.

Puoi rifarlo il giro giro, puoi rifarlo il giro giro,

Quanto basta il capitano, dai la mano, dai la mano.

Quanto basta il colonnello, dai la mano, dai l'anello.

Quanto basta il muratore, fai l'amore, fai l'amore.

Il mercato

Questo è un canto cumulativo toscano. Il canto cumulativo, presente in tutti i continenti, ha in sé oltre all’essenziale elemento giocoso anche un importante valore educativo. La ripetizione della parola o di un gruppo sempre più folto di parole permette di esercitare la memoria come in un antico rituale purtroppo andato perduto.

 

     Do

La mamma va al mercato e ne compra uno,

                                                    Sol7

Lo compra un pucinino alla sua speranza:

Fa                                   Sol7                  Do              Sol7                  Do

Pucinino pi pi pi, mettilo a letto e fallo dormì, mettilo a letto e fallo dormì.

 

     Do

La mamma va al mercato e ne compra un altro,

                                            Sol7

Lo compra una gallina alla sua speranza:

Fa                            Fa                       Sol7                              Do              Sol7                 

Gallinina coccodè, pucinino pi pi pi, mettilo a letto e fallo dormì, mettilo a letto e fallo

    Do

dormì.

 

La mamma va al mercato e ne compra un altro,

Lo compra un gallettino alla sua speranza:

Gallettino chicchirichì, gallinina coccodè, pucinino pi pi pi, mettilo a letto e fallo dormì, mettilo a letto e fallo dormì.

 

La mamma va al mercato e ne compra un altro,

Lo compra un’anatrina alla sua speranza:

Anatrina qua qua qua, gallettino chicchirichì, gallinina coccodè, pucinino pi pi pi, mettilo a letto e fallo dormì, mettilo a letto e fallo dormì.

 

La mamma va al mercato e ne compra un altro,

Lo compra un piccioncino alla sua speranza:

Piccioncino glu glu glu, anatrina qua qua qua, gallettino chicchirichì, gallinina coccodè, pucinino pi pi pi, mettilo a letto e fallo dormì, mettilo a letto e fallo dormì.

 

La mamma va al mercato e ne compra un altro,

Lo compra un agnellino alla sua speranza:

Agnellino be be be, piccioncino glu glu glu, anatrina qua qua qua, gallettino chicchirichì, gallinina coccodè, pucinino pi pi pi, mettilo a letto e fallo dormì, mettilo a letto e fallo dormì.

 

La mamma va al mercato e ne compra un altro,

Lo compra un cagnolino alla sua speranza:

Cagnolino bau bau bau, agnellino be be be, piccioncino glu glu glu, anatrina qua qua qua, gallettino chicchirichì, gallinina coccodè, pucinino pi pi pi, mettilo a letto e fallo dormì, mettilo a letto e fallo dormì.

 

La mamma va al mercato e ne compra un altro,

Lo compra un gattino alla sua speranza:

Un gattino miao miao miao, cagnolino bau bau bau, agnellino be be be, piccioncino glu glu glu, anatrina qua qua qua, gallettino chicchirichì, gallinina coccodè, pucinino pi pi pi, mettilo a letto e fallo dormì, mettilo a letto e fallo dormì.