L'armonia della musica risiede nella capacità di ascoltare...
STRUMENTO DIDATTICO
Il progetto Musicando nato insieme alla realizzazione del Laboratorio di musica (1999) per l'anno scolastico 2009-2010 ha visto la partecipazione di un’ospite americana: Deborah Kooperman, che canta insieme ai bambini della scuola d’infanzia e ai ragazzi delle classi prime della scuola secondaria, attraverso lo spettacolo American folk songs. Si allega video con brano eseguito nella parte didattica iniziale, intermedia e finale.
La tradizione popolare americana racconta che il bandito Tom Dooley fu giustiziato per impiccagione dopo aver ucciso un uomo.
Inventiamo un accompagnamento ritmico
Con il procedimento dell’imitazione si può stimolare il bambino a creare ritmi che dialogano. In effetti l’attività qui pensata è quella di chiedere a ciascun bambino di improvvisare una risposta ritmica a una figura musicale proposta. Di seguito ti diamo due strategie di dialogo ritmico:
Proposta: taa, taa, ta, ta, taa
1,2, 3,4, 5, 6, 7,8 (pulsazioni)
Risposta: taa, taa, ta, ta, taa
1,2, 3,4, 5, 6, 7,8 (pulsazioni)
Proposta: ta, ta, taa, ta, ta, taa
1, 2, 3,4, 5, 6, 7,8 (pulsazioni)
Risposta: ta, ta, ta, ta, ta, ta, taa
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7,8 (pulsazioni)
Raccogli le variazioni più interessanti con le quali creare altrettanti accompagnamenti ritmici per la nostra canzone Tom Dooley.
Questa è una filastrocca che i bambini della città di New Orleans cantavano quando dovevano avvertire le proprie madri, non sempre dedite ad attività lecite, del sopraggiungere della polizia.
Giochiamo con l’intensità e la velocità
Un’attività interessante e stimolante per i bambini può essere quella di giocare con i contrasti di intensità e di velocità. Prendiamo la frase più orecchiabile del ritornello di questa canzone, Tell me, tell me, tell me who yo’all love, e facciamola subito cantare per imitazione. Una volta che i bambini hanno acquisito il ritmo e l’intonazione giusti, comincia a variare la proposta con diverse intensità: pp = pianissimo, p = piano, mp = mezzo piano, mf = mezzo forte, f = forte, < = crescendo, > = diminuendo e con diverse velocità: lento, andante, moderato, allegro, presto, accellerando, rallentando. Eseguendo in tutti questi modi Tell me, tell me, tell me who yo’all love, i bambini si divertono, acquisiscono musicalità e comprendono la dinamica e l’agogica musicale.
Originaria dell’Inghilterra del Seicento, questa canzone fu importata nel continente americano dalle truppe inglesi che ne cambiarono il testo con l’intento di disprezzare gli incompetenti soldati americani delle colonie. Diventerà famosa durante la guerra d’indipendenza (1775-82); l’esercito americano la utilizzava infatti per schernire i soldati inglesi contro i quali erano impegnati a combattere. Il termine Yankee è ancora oggi usato con spregio per definire gli Americani del nord e deriva probabilmente da Yengeese, termine usato dagli Indiani per English cioè inglese.
Facciamo un rap
La forma del rap è un procedimento semplice e divertente per imparare il testo di una canzone. Prima di affrontare la versione cantata, insegna a scandire il ritmo facendo battere ai bambini i piedi o le mani: il classico “tun tun cià” funziona sempre! Se il “tun tun” viene eseguito dai piedi e il “cià” dalle mani, avrai ottenuto un’ottima base per costruire il tuo rap.
Ora pensiamo solo al testo. Parti con il primo verso Yankee doodle went to town, riding on a pony, i bambini ti risponderanno con il medesimo verso. Ogni verso che tu pronuncerai, sarà ripetuto dai bambini tale e quale. A mano a mano che i bambini hanno preso confidenza con il testo, aumenterai la durata della proposta (per esempio due e quattro versi).
Adesso abbina al momento ritmico dei piedi e delle mani, il testo in forma di rap. Per semplificare la coordinazione di questo esercizio, puoi affidare le parti a due gruppi distinti: un gruppo si occuperà di battere piedi e mani, l’altro reciterà il testo.
Questo brano è una ninna nanna il cui testo è privo di senso, così come avviene per esempio per la nostra Stella stellina.
Cantiamo un riff
Lo sai cos’è un riff? È una figura ritmica o melodica ripetuta, che crea un’interessante tensione emotiva. Molto semplicemente l’attività da proporre ai bambini è di ripetere e cantare la frase Papa’s gonna buy you a… che chiude ogni strofa ad eccezione dell’ultima. Il primo passo è ascoltare la versione cantata in cui due bambine cantano questo riff.
In breve tempo il riff sarà memorizzato e dovrà essere ripetuto dopo che l’adulto avrà cantato la prima frase di ogni strofa, in un gioco di domanda e risposta.
Questa canzone è uno spiritual. Gli spiritual come canti religiosi nascono negli Stati Uniti tra il XVIII e il XIX secolo. Nelle loro melodie si sentono riecheggiare gli inni religiosi euro-americani a cui gli schiavi dell’epoca hanno aggiunto elementi musicali tipicamente africani: la forma responsoriale, il ritmo sincopato e l’improvvisazione. Questo spiritual in particolare parla del giorno del Giudizio universale, quando la giustizia divina compirà il suo corso.
Upbeat, downbeat
In una misura di tempo quattro quarti (4/4) la pulsazione è suddivisa in quattro accenti: il primo accento è forte e corrisponde al battere (cioè downbeat in inglese), il secondo è debole e corrisponde al levare (upbeat in inglese), il terzo è mezzoforte, il quarto è debole. La nostra tradizione musicale ci ha insegnato a battere le mani sull’accento forte (downbeat); i cantanti di un coro gospel invece battono le mani sull’accento debole (upbeat). Siete capaci di trovare i due accenti e di battere le mani sul downbeat (accento forte) o sull’upbeat (accento debole)? Adesso ti insegnamo come fare.
Ascolta la versione cantata di questo brano e inizia a battere le mani quando sentirai pronunciare la “a” della parola lay: è il primo accento, quello forte (cioè il downbeat). Per battere l’upbeat devi invece partire col battere le mani quando sentirai pronunciare la parola down.
Suggerimento
Il bello sta nel suddividere i bambini in due gruppi: un gruppo batterà le mani in battere, l’altro in levare. Buona fortuna!
Gli schiavi cantavano questa canzone mentre raccoglievano il cotone nelle piantagioni degli stati meridionali degli Stati Uniti. Il canto dava loro un po’ di sollievo dal lavoro massacrante nei campi.
Canto e movimento
Prima di ascoltare la versione cantata spiega che questo worksong racconta la storia di due piccoli amici di colore che trascorrevano giornate intere a raccogliere il cotone nelle piantagioni dei padroni bianchi.
Adesso ascoltate la canzone: noterete che nel ritornello c’è un cambiamento di tempo, da moderato diventa veloce. Questo contrasto è un’occasione da sfruttare per aiutare i bambini a sviluppare il senso del movimento ritmico. Formate un largo cerchio e accompagnate la parte musicale più lenta con i seguenti movimenti: 4 passi avanti a tempo mimando con le mani la raccolta del cotone, 4 passi indietro, 4 passi avanti e 4 indietro. Quando il tempo si velocizza, prendetevi le mani e girate in cerchio a tempo.
Finito il ritornello veloce, riprendete con i passi avanti e indietro continuando ad alternare le due attività ritmiche fino al termine della canzone.
John Brown era un uomo coraggioso che nel 1854 organizzò il movimento per l’abolizione della schiavitù dei neri in Virginia. Fu catturato e impiccato dagli schiavisti nel dicembre del 1859 in seguito alla liberazione di alcuni schiavi ad Harper’s Ferry e, per questa ragione, è diventato il martire di tutti gli abolizionisti americani.
Impariamo a cantare!
Fai memorizzare bene il testo ai bambini. Avrai notato che il primo verso di ciascuna strofa si ripete per tre volte e così anche il primo verso del ritornello. Sarà così più facile per i bambini imparare a ripetere i versi in inglese. Parti tu stessa a recitare il primo verso scandendo chiaramente le parole in inglese poi fallo ripetere a tempo come un coro parlato ovvero senza l’intonazione. Procedi separatamente con gli altri versi fino a quando sei sicura che li abbiano imparati tutti. Durante questa fase di preparazione ricorda di abbinare ogni verso a un gesto che aiuti la memorizzazione e la scansione della canzone.
Adesso ripeti il procedimento fatto fino ad ora ma intonando le note del brano. Quando ti sembra che il pezzo sia stato imparato, fai ascoltare la versione cantata. Dopo l’ascolto sarete pronti per eseguire John Brown’s Body con l’aiuto del file audio.
Questa canzone è una danza allegra da ballare in coppia. Le parole non hanno particolare significato e rimandano alle tante canzoni popolari prive di senso che si trovano anche nella nostra tradizione.
La danza saltellante
L’obiettivo di questo gioco incentrato sulla coordinazione è quello di imparare a saltellare a tempo con il ritmo della canzone. Per cominciare, esercitatevi a saltellare leggermente, senza eccessivo sforzo e senza la musica… dovete imparare a far sembrare i vostri saltelli una vera e propria danza. Fate una pausa che servirà per riprendere fiato e per memorizzare il semplice ritornello. Infine stabilisci una suddivisione in coppie che servirà per ballare la terza strofa. Ora siete pronti per dare il via alle danze!
Disponetevi in cerchio tenendovi per mano e cominciate a girare in senso orario saltellando a tempo. Continuate a girare e saltellare per tutta la durata della prima strofa. Quando arriva il ritornello, fermatevi e, restando sempre in cerchio, cantatelo. Con la strofa Lost my partner, what’ll I do? rompete il cerchio e cercate il vostro partner di ballo per danzare l’intera strofa. Dopo aver cantato il ritornello, arriva la strofa I’ll get another one prettier than you e in cerchio dovrete girare in senso antiorario. Con l’ultima strofa tornate a girare saltellando in senso orario.
Per riassumere: prima strofa = tutti in cerchio si gira in senso orario; ritornello = in cerchio fermi a cantare; seconda strofa = ballo di coppia; ritornello = in cerchio fermi a cantare; terza strofa = il cerchio gira in senso antiorario; ritornello = in cerchio fermi a cantare; quarta strofa = si gira in cerchio ma in senso orario.
Questa è una ninna nanna di origine caraibica. Tradotto in inglese, kumbaya vuol dire come by here cioè vieni qui.
Cambia il verbo e canta
Questo brano si presta a essere cantato in forma solistica e in forma corale. Proponi di cantare tutti insieme la prima strofa e di far eseguire quella che segue a un solista, poi di nuovo insieme e ancora un solista, alternando le voci fino alla fine del brano.
Per dare spazio a tutti i solisti chiedi di cercare tanti verbi inglesi quanti sono i partecipanti al gioco e di sostituire sleeping e singing, rispettivamente nella prima e seconda strofa, con crying, laughing, jumping, dreaming, playing, studying, swinging, running, drinking, eating ecc.
Ognuno imparerà la propria strofa con il verbo prescelto e la eseguirà in assolo.
Suggerimento
In questo cd Kumbaya è stato eseguito con un tempo lento, tuttavia è un brano che ben si adatta a cambi di velocità e di stile.
Questa filastrocca viene utilizzata negli Stati Uniti per insegnare ai piccoli a contare sulle dita delle mani.
Ogni ditino un ritmo piccino
L’obiettivo di questo gioco è di insegnare ai bambini a contare in inglese fino a 10. Durante la fase preparatoria insegna a pronunciare correttamente in inglese i numeri da 1 a 10 e ad abbinarli all’enumerazione con le dita.
Una volta memorizzati i numeri in inglese, proponi l’ascolto della canzone nella versione cantata e chiedi ai bambini di chiudere le mani a pugno quindi di alzare un dito ogni volta che sentono pronunciare un numero. Dovranno partire alzando il pollice della mano destra (corrispondente al numero 1) e terminare con il mignolo della mano sinistra (numero 10). Viceversa chiuderanno le dita iniziando dal mignolo della mano sinistra (corrispondente al numero 10) e termineranno chiudendo il pollice della mano destra (numero 1). Siete pronti per il countdown?
Questo brano è uno spiritual che parla, come molti altri spiritual del resto, della vita migliore che ci attende dopo la morte. Il piccolo schiavo della canzone è contento perché sta andando in Paradiso dove non esiste la schiavitù.
Swing, swing, swing
Il verbo inglese to swingsignifica letteralmente dondolare. A questo movimento è legata l’attività qui proposta che aiuterà i bambini a coordinarsi e a sviluppare senso ritmico e musicalità. Se insieme al dondolìo aggiungiamo alcuni piccoli gesti-suono di coordinazione, il gioco è fatto. Ascoltate tutti insieme la versione cantata del brano e contemporaneamente camminate a piccoli passi per la stanza dondolando sulle ginocchia e torcendo lievemente il bacino a ogni passo. Il movimento deve essere fatto a tempo.
Dopo questa fase preparatoria aggiungete alla camminata dondolante il battito delle mani o lo schiocco delle dita o il battito delle mani sulle cosce o sul petto ecc. in corrispondenza del battito dei piedi sul pavimento.
È la canzone di un amore non corrisposto che mette in guardia le ragazze dalle false promesse dei loro coetanei maschi.
Traccia un profilo melodico: altezza dei suoni
Per chiarire ai bambini il concetto di suono grave e di suono acuto cerca una coppia di fonti sonore di diversa altezza: per esempio la voce di un bimbo è una voce acuta, la voce di un uomo adulto è una voce grave; violino, suono acuto, contrabbasso, suono grave; la voce di una donna che canta (suono acuto) e la voce di un uomo che canta (suono grave).
Una volta acquisito il significato di altezza del suono, traccia sulla lavagna un segno che indichi un immaginario profilo melodico vocale (per esempio ripeti questo segno: ᔐ). Fai cimentare i bambini nell’esecuzione di questo profilo utilizzando una vocale chiusa come la o. Il passo successivo sarà quello di indicare nell’aria una linea melodica immaginaria che i bambini dovranno seguire cantando: mano in alto = suono acuto, mano a metà = suono medio, mano in basso = suono grave. Ogni profilo sarà intervallato da un respiro. Con gli ultimi profili puoi introdurre il ritmo battendo il tuo piede o facendo battere un tamburo a un volontario.
Il momento della verifica finale consiste nell’ascoltare On Top of Old Smokey e nel chiedere ai bambini di tratteggiare nell’aria il profilo melodico della canzone.
Suggerimento
A questo esercizio si presta anche il brano Kumbaya.
Joshua Fit the Battle of Jericho
Questa è una canzone che contiene il riferimento biblico della battaglia che Giosuè combattè a Gerico.
Costruiamo gli strumenti
Per avere a disposizione almeno tre timbri sonori, è utile costruire:
Una volta costruiti gli strumenti, dividi i bambini in gruppi ai quali affidare l’esecuzione del ritornello (il gruppo con i legnetti), della strofa (il gruppo con le maracas), della ripresa della strofa (il gruppo con le nacchere) e del ritornello finale (tutti insieme).